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La mia giungla dell'informazione è questa. Spero sia di vostro gusto. Buona permanenza. Un bacio, SweetyBlack

lunedì 28 settembre 2009

Aggressione alla Santanchè.

Protesta contro il burka,
malmenata la Santanché


Aggredita e spintonata mentre protesta contro il burka e, secondo la versione della comunità islamica (che nega l’aggressione), cerca di strapparlo dal volto di alcune donne prima di entrare nel centro di Milano dove era in corso la festa per la fine del ramadan e dove ha incontrato le donne musulmane.

A denunciarlo - la comunità islamica nega ogni aggressione, ammettendo il vivace scambio verbale - la leader del Movimento dell’Italia, Daniela Santanché che ha diffuso le informazioni sull’accaduto con una nota inviata all’ANSA.

L’episodio, secondo la denuncia. sarebbe avvenuto mentre la ex parlamentare protestava a Milano contro l’uso del burka. «Sono stata aggredita, colpita da un uomo con un braccio ingessato, gettata a terra e dopo andrò in ospedale per vedere se ho una costola rotta» ha detto Daniela Santanché, leader del Movimento dell’Italia, che sta protestando contro l’uso del Burka davanti al Teatro Ciak, alla Fabbrica del Vapore di Milano, dove si sta svolgendo una festa islamica per la fine del Ramadan. La Santanché ha ricordato le vicende recenti di Brescia e Pordenone con l’uccisione di due giovani ragazze islamiche perché volevano vivere all’occidentale e avevano una relazione con dei ragazzi del luogo.

L’ex parlamentare di An ha scelto di protestare contro il volto coperto delle donne musulmane

La Santanché dopo l’aggressione
chiedendo «il rispetto della legge 152 del 1975 che vieta di nascondere la testa . Verso le 9 mi hanno aggredita - ha spiegato - e mi hanno detto che sono una puttana, che domani sarò morta, che faccio schifo. Ma chi mi ha colpito, mi hanno spiegato le forze dell’ordine, è stato individuato. Un altro voleva usare contro di me un cartello stradale divelto».

La Santanché è poi entrata alla festa affermando che «qui siamo in Italia e non in un califfato>. La Questura ha confermato che c’é stato un parapiglia tra alcuni partecipanti alla cerimonia e l’entourage della Santanché. Nell’incontro con le donne musulmane la Santanché non avrebbe ricevuto adesione alle sue proteste. Le donne islamiche hanno spiegato che è la loro cultura: «Ciascuno sceglie come e cosa mettere in base al grado della propria fede. Noi non diciamo nulla contro le ragazze in minigonna, ognuna fa cosa crede, ma la signora ha sbagliato a venire a provocare».Ma la Santanché ha ribadito che questo «conferma come le donne siano ostaggio di un califfato e di una “gestione” della loro vita tutta al maschile».

Comunita’ islamica smentisce aggressione- La comunità islamica ha smentito categoricamente le dichiarazioni di Daniela Santanché parlando di «atto propagandistico fatto sulla pelle dei musulmani». Alla Fabbrica del Vapore i partecipanti negano l’aggressione e sostengono che sia stata l’esponente politico«ad aggredire strappando il velo alle donne e a gettarsi a terra» aggiungendo che «comunque la festa non è stata assolutamente rovinata». Il presidente dell’Istituto culturale islamico di viale Jenner, Abdel Hamid Shaari, molto sereno, ha affermato: «Se la signora Santanché ritiene che qualcuno l’ha aggredita faccia la sua denuncia e poi ci sono organi preposti ad accertare la verità. Comunque nessuno l’ha aggredita o minacciata, cosa impossibile visto che c’era un cordone delle forze dell’ordine che ringraziamo. Oggi siamo in festa e lei ha cercato con un manipolo di persone di strappare il velo alle donne velate. Una provocazione vera e propria»,


Servizio preso da: IL SECOLO XIX.it

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